Slow marketing: cos’è il marketing lento e consapevole 

In un mondo che corre 200 all’ora si sta pian piano finalmente riscoprendo la bellezza del rallentare. 

 

Un approccio più lento nelle piccole azioni quotidiane come godersi una tazza di tè fumante guardando il mondo là fuori o fare la spesa con calma, sta portando a rallentare anche nella vita professionale

 

Questa nuova visione del lavoro ha un nome: “slow business” (ho scritto un articolo dedicato a cos’è lo slow business, se vorrai approfondire) a cui si è affiancato negli ultimi anni anche il concetto di “slow marketing”.

 

Può sembrare un’utopia comunicare utilizzando un marketing “lento” perché quello a cui siamo abituati è dinamico e veloce. 

 

Ma c’è un modo differente di comunicare per vendere, lontano dai concetti come l’urgenza e la scarsità (2 tra gli esempi di leve di persuasione più note citate da Robert Cialdini, psicologo e professore di Marketing). 

 

Esiste il marketing gentile, etico e consapevole di cui ti parlerò in quest’articolo.

 

Definizione di slow marketing

È una tecnica che si discosta dal marketing tradizionale costruito su strategie e tecniche persuasive, consumismo e frenesia. 

 

Non punta sull’ottenere risultati rapidi, ma sul prendersi il giusto tempo per comunicare con il proprio target, stabilendo una connessione ed entrando in empatia con lui per aiutarlo a soddisfare le sue esigenze. 

 

Slow marketing significa:

 

  • puntare su una comunicazione più consapevole, autentica e coerente
  • allineare le azioni di marketing allo scopo del business, ai valori e alla personalità di chi vende i suoi servizi o prodotti
  • costruire e mantenere nel tempo rapporti autentici con il proprio pubblico
  • dare priorità alla creazione di contenuti preziosi che istruiscono, ispirano e coinvolgono chi legge
  • agire sul lungo termine per crescere in modo organico e sostenibile con il proprio stile di vita e i propri valori personali
  • rispettare il ritmo e le esigenze del target, invece che spingere all’acquisto di prodotti o servizi di cui non necessita in quel determinato momento.
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Slow marketing vs marketing tradizionale: le differenze

Per anni ci hanno sommerso di pubblicità e messaggi che ci dicevano di cosa avevamo bisogno, di non aspettare troppo tempo per accaparrarsi l’ultima maglia in saldo con quella scritta in rosso che urla: “Ne rimane solo una”.

 

Il marketing tradizionale fa proprio questo: induce le persone ad acquistare sempre più di impulso. 

 

Sarà capitato anche a te, immagino, di acquistare un prodotto super pubblicizzato o con un’offerta limitata, che poi non hai mai utilizzato perché non ne avevi il reale bisogno. 

 

Perché il marketing tradizionale è stato concepito proprio per creare un bisogno e “spingerti” all’acquisto (e alcune volte lo fa in modo aggressivo e manipolatorio).

 

Lo slow marketing invece, aiuta il cliente a cui sono rivolte le sue comunicazioni a raggiungere un desiderio o una trasformazione che già desidera, non gli crea il desiderio da zero.

 

È consapevole, etico, empatico e soprattutto umano.



Su cosa si basa il marketing etico

Anche lo slow marketing, come qualsiasi altro approccio, ha dei principi base.

Si costruisce su:

  1. scopo
  2. collaborazione
  3. comunicazione positiva
  4. qualità e non quantità
  5. semplicità
  6. rispetto
  7. onestà.

Scopo 

Lo slow marketing parte proprio da qui: dallo scopo e dalla visione che ti motivano a fare quello che fai con il tuo business. 

Se non hai uno scopo chiaro anche la tua comunicazione non sarà efficace, perché non saprai come arrivare al cuore delle persone e raccontare loro in che modo puoi essergli d’aiuto.

Collaborazione 

Non esistono competitor. 

Nel mondo e nel mercato c’è spazio per tutti.

Comunicazione positiva 

Trasmettere la propria visione del mondo con gentilezza ed empatia, fa avvicinare a te le persone che condividono la tua stessa visione in modo molto naturale e, altrettanto naturalmente, acquistano i tuoi prodotti o servizi perché si sentono affini a te e ai tuoi valori.

 Qualità non quantità 

Quante volte avrai sentito dire che presidiare tutti i canali di comunicazione è efficace per far arrivare il tuo messaggio a quante più persone possibili?

Lo slow marketing va totalmente in contrapposizione a questa teoria e consiglia invece di essere solo dov’è necessario per te

 

Devi essere presente solo su quei canali che senti davvero tuoi e dove vuoi realmente stare, non solo perché è stato consigliato da qualche guru del marketing. 

Stare dove vuoi essere, ti permette anche di massimizzare il tempo e le tue energie in ciò che fa bene a te e al tuo business.

Semplicità 

Semplificare qualsiasi processo, dalla gestione del business ai formati di comunicazione, è importante per avere meno cose a cui pensare e fare tutto nel minor tempo, per averne di più a disposizione per godersi la vita e gli affetti personali. 

Rispetto 

Quando ci si approccia allo slow marketing, è importante sapere che uno dei principi fondamentali è il rispetto.

  • Devi rispettare le persone che comprano da te, parlando loro senza utilizzare un marketing aggressivo o facendo leva su sentimenti negativi come ansia, paura, ecc.
  • È importante che rispetti anche i tuoi limiti e la tua individualità

Se ad esempio sei una persona a cui non piace apparire in video, non forzarti a metterci la faccia nelle stories o nei video di Instagram perché lo fa chiunque, ma trova il tuo modo unico di esserci. 

Onestà

Non bisogna promettere nulla di diverso di ciò che sei e di cosa fai con il tuo business

Racconta la realtà di ciò che offri, qual è il tuo metodo di lavoro e cosa si otterrà dall’acquisto del tuo prodotto/servizio: niente di più, niente di meno.

Perché approcciarsi a un marketing più consapevole

Il marketing digitale di oggi ci spinge a essere dovunque e di pubblicare sempre più contenuti, perché la concorrenza è alta e bisogna scavalcarla per raggiungere quante più persone possibili e convincerle ad acquistare proprio da noi.

 

Ma pubblicare tanto e spesso, dover stare al passo con le ultime tendenze, dover comunicare in un certo modo per adeguarsi (es. utilizzando trigger emotivi di paura o senso di colpa), potrebbe non fare al caso tuo. 

 

Se quindi ti stanno strette le tecniche standard del marketing tradizionale, ora sai che esiste un’alternativa per ascoltare il tuo io interiore e trovare il tuo modo di essere online con lo slow marketing

 

E poi ricorda: viene definito marketing lento ma non significa che i risultati tardano ad arrivare con questo tipo di approccio. 

 

La lentezza è intesa come fare meno ma meglio, tenendo fede alla tua etica morale e al tuo sentire. 

Quali sono i vantaggi 

I vantaggi di dare un taglio più “slow” al proprio modo di fare marketing, sono davvero tanti e te li elenco.

 

  • La tua attenzione e le tue decisioni di marketing non saranno più orientate sulla crescita esponenziale e rapida del tuo business, ma sulla qualità di ciò che offri.
  • Fare marketing sarà più piacevole, perché avrai trovato il tuo modo di farlo senza seguire strategie che non sono affini alla tua personalità.
  • Arriveranno clienti sempre più allineati ai tuoi valori e alla tua visione.
  • Non avrai più la tendenza a essere dipendente dai social, ma ci sarai con i tuoi tempi e comunicherai in modi diversi (potresti considerare altri canali come la newsletter ad esempio).
  • Sentirai meno stress e ansia da prestazione.
  • Avrai una comunicazione più autentica, orientata al bisogno dei tuoi clienti e non solo alla vendita.
  • Il tuo business assumerà un’immagine positiva e di conseguenza il tuo pubblico avrà maggiore fiducia in te.

 

Come adottare uno stile di marketing lento per il tuo business

Considerato che lo slow marketing, così come lo slow business, segue il tuo ritmo e le tue regole, non ci sono modi giusti per integrarlo nel tuo progetto professionale. 

 

Posso però consigliarti alcune azioni da cui partire per rendere la tua comunicazione più “slow” ed etica.

 

I primi passi da cui partire sono:

 

  • chiarezza
  • struttura del business
  • strategie di comunicazione e marketing.

 

Chiarezza

Tutto parte dal fare chiarezza per avere una mappa del tuo business

 

Chiediti:

  • Qual è la tua visione?
  • Chi sono le persone che vuoi attrarre al tuo business?
  • Ci sono blocchi limitanti che hai verso la comunicazione o il business in generale?
  • Qual è lo scopo che ti motiva ogni giorno?
  • Qual è il tuo modo di comunicare o come vorresti che sia?
  • Che posto vuoi occupare nel mercato?
  • Qual è la storia del tuo business e perché hai iniziato a lavorare in questo settore?

 

Struttura del business

Quando avrai fatto chiarezza su tutti i punti precedenti, puoi strutturare il tuo business partendo da:

 

  • quanto tempo vuoi dedicargli
  • quali guadagni vuoi ottenere
  • a che tipo di lavoro ti vuoi dedicare (consulenza, prodotto, corsi online, ecc.).

 

Strategia di comunicazione e marketing

E quando hai lavorato su chiarezza e struttura del tuo business, non ti resta che dedicarti alla comunicazione e al marketing consapevole. 

 

  • Scegli i canali di comunicazione a te più affini e al pubblico che vuoi attrarre.
  • Decidi in che modo vuoi essere presente online.
  • Crea contenuti di valore per il tuo target che istruiscono, ispirano e coinvolgono e pianificali sulla base dei lanci dei tuoi servizi/prodotti. 

 

È possibile ottenere risultati con lo slow marketing? 

Sì e il mio business ne è la prova vivente. 

 

Ovviamente né i risultati né il cambio di rotta del mio business sono arrivati all’improvviso, ma c’è voluto del tempo per entrare nel mindset giusto e vedere i primi frutti della mia evoluzione. 

 

Te lo racconto.

 

Avevo scelto di farmi seguire da alcuni business coach professionisti che però avevano un approccio improntato sul marketing tradizionale. 

 

Questo mi bloccava dal pubblicare contenuti in cui emergesse di più la mia personalità e i miei interessi (rituali, erbe, meditazioni, archetipi) che invece desideravo condividere. 

 

Nonostante riconoscessi che quel modo di comunicare non mi rispecchiava più, continuavo a seguire ciò che piaceva all’algoritmo e a identificarmi nei like e nella quantità di visualizzazioni. 

 

Ma il mio business non emergeva e continuava a uniformarsi agli altri. Stavo male perché mi sentivo sbagliata, non abbastanza e poco interessante.

 

Poi ho avuto un cambio di prospettiva.

 

Ero stanca di condividere contenuti in “stile enciclopedia” come gli altri profili, volevo metterci più me stessa senza timori e senza alcuna regola dettata da altri.

 

Allora ho iniziato a fare tanto autoascolto, a risvegliare i miei archetipi interiori e ad avvicinarmi a una comunicazione più consapevole e autentica. 

 

C’è voluto del tempo perché il mio pubblico si abituasse alla mia nuova versione, ma quando oggi sul mio profilo e in call conoscitiva arrivano persone allineate davvero ai miei valori, sono grata di aver incontrato lo slow marketing lungo il mio percorso professionale. 

 

E se anche tu vuoi approcciarti allo slow marketing, posso farti io da guida con il percorso di Potenzi-Ami

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